L’acquisto di un immobile non può prescindere dal pagamento delle spese notarili e delle relative imposte che possono variare in base ad una serie di elementi da tenere in considerazione. In questa guida scopriremo insieme quanto costa il notaio e quanto incidono le tasse sulla casa.
Il ruolo del notaio nella compravendita di un immobile
Il passaggio dal notaio è uno step obbligato per qualsiasi transazione immobiliare. Ma qual è il ruolo di questa importante figura professionale?
A seguito della proposta di acquisto immobiliare e il compromesso immobiliare di cui solitamente (salvo accordi diversi) si occupa l’agenzia immobiliare a cui ci si è rivolti per la ricerca dell’immobile, l’ultimo step, che sancisce il passaggio di proprietà definitivo, è il rogito notarile. E a redigere questo documento è il notaio, che svolge una funzione da pubblico ufficiale.
Il notaio è un garante chiamato a verificare la titolarità dell’immobile oggetto di compravendita e la sua libertà da ipoteche o altri vincoli pregiudizievoli, quali servitù o pignoramenti. Il suo compito è anche quello di effettuare ricerche presso gli uffici catastali e la conservatoria immobiliare, al fine di ravvisare eventuali anomalie che potrebbero ostacolare la transazione se non preventivamente sanate.
Quanto costa il notaio per l’acquisto di una prima casa
Il costo del notaio quando si deve acquistare comprende diverse spese: le imposte destinate all’Agenzia delle Entrate, le tasse per l’archiviazione del rogito, l’iva e l’onorario del notaio stesso. Quest’ultimo, dal 2012, è regolato da apposite tabelle del Ministero di Giustizia e poi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.
Non tutti sanno che ci sono delle agevolazioni riservate agli under 36 con Isee inferiore ad € 40.000 che permettono di usufruire di una riduzione del 50% delle spese notarili, solo per l’acquisto della prima casa; la scadenza per chi vuole usufruire di questa opportunità è il 31/12/2022. Al momento in cui scriviamo non ci sono notizie circa una possibile proroga per il 2023.
Quanto costa il notaio per l’acquisto della seconda casa
A differenza della prima, le tasse per l’acquisto della seconda casa sono più alte. Anziché basarsi sul 2% del valore catastale, l’imposta di registro si calcola moltiplicando la rendita per il 9%, mentre le tasse ipotecarie e catastali vanno corrisposte egualmente nella misura fissa di 50 euro l’una se la transazione avviene fra privati.
In caso di acquisto dell’immobile dall’impresa di costruzioni, o comunque da una società, si deve corrispondere l’Iva al 10% (4% se prima casa, 22% per gli immobili di lusso) a cui vanno aggiunte le tasse ipotecarie e catastali per un importo di 200 euro ciascuna.
Chi deve pagare il notaio durante la compravendita?
In qualsiasi compravendita immobiliare le spese notarili sono a carico dell’acquirente, che ha anche il vantaggio di poter scegliere il notaio a cui rivolgersi. Va detto però che, per quanto riguarda la scelta del notaio, si tratta di una convenzione e non di una regola scritta ed è, quindi, lasciata alla discrezionalità delle parti che hanno facoltà di decidere diversamente, di comune accordo.
Da segnalare, inoltre, che qualora l’acquirente, per qualsivoglia motivo, non dovesse adempiere al pagamento delle spese notarili e delle imposte correlate, verrebbe chiamato a saldare il debito il venditore, in quanto considerato dalla legge responsabile in solido.
Quali tasse deve pagare chi vende casa
Fermo restando che chi vende casa, di norma, non è chiamato a pagare alcun tipo di tassa o imposta immobiliare, non si può trascurare l’entità della plusvalenza che può sfociare in casistiche speculative.
Al valore dato dalla differenza fra il prezzo pagato dal venditore al momento dell’acquisto della casa oggetto di vendita, e quello pattuito per l’alienazione del bene si applica un’imposta sostitutiva Irpef del 26%. La tassazione sulla plusvalenza interviene, ad esempio, se la casa viene venduta entro cinque anni dall’acquisto o costruzione. La plusvalenza non viene tassata, invece, se l’abitazione “de quo” è stata la residenza del venditore per la maggior parte del tempo intercorso fra l’acquisto e la rivendita.
Si può risparmiare sul costo del notaio?
Risparmiare sui costi notarili da corrispondere per l’acquisto di una casa è possibile, se si procede in modo attento e oculato. Anche in questo caso la fretta è cattiva consigliera, pertanto si consiglia di chiedere più preventivi a notai diversi, in modo da poter scegliere l’offerta più conveniente.
Come già detto, esistono delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa che riguardano solo gli under 36 con Isee inferiore ad € 40.000 e che permettono una riduzione delle spese notarili.
Un’altra possibilità di risparmio è data dagli atti in serie, previsti anche dal Decreto Legge del 2006, che però riguardano esclusivamente l’acquisto di unità in costruzione nello stesso cantiere. Se tutti gli acquirenti si rivolgono allo stesso notaio per il rogito o per gli atti di mutuo, hanno diritto ad uno sconto del 30% (a patto di farne richiesta esplicita).
Sono un agente immobiliare e Lilium è la mia agenzia, che condivido con il mio insuperabile socio. Cerco di fare il mio lavoro nel migliore dei modi, aiutando i clienti ad acquistare o vendere casa ed occupandomi in prima persona di tutto quello che non possono fare loro. Sono professionale, precisa e puntuale e assito il cliente in tutte le fasi della compravendita: dalla promozione, passando per l’assistenza, fino al rogito, offendo un servizio qualificato.