L’Ape è l’attestato di certificazione energetica che documenta i consumi energetici di un immobile e gli eventuali interventi che potrebbero migliorarne l’efficienza.
Si tratta, dunque, di un documento essenziale quando si decide di acquistare o vendere una casa, soprattutto in un periodo storico come quello che viviamo dove l’emergenza climatica e le strategie per ridurre i consumi di energia assumono un ruolo primario.
Perché è importante avere o chiedere l’Ape durante la compravendita di una casa
La richiesta dell’attestato di prestazione energetica diventa obbligatoria nelle ipotesi di affitto, vendita e donazione di un immobile. L’affittuario, l’acquirente o il donatario devono essere edotti con precisione delle caratteristiche dell’edificio e dei consumi energetici già in fase di trattativa.
Per questo è importante che il potenziale acquirente chieda l’esistenza di questo certificato al proprietario o all’agenzia immobiliare a cui si è rivolto immediatamente, per non perdere tempo nella fase della stipula o della sottoscrizione del contratto di fitto.
D’altra parte, il possesso dell’Ape rappresenta una caratteristica favorevole per il venditore quando la casa rientra in una buona categoria; un elemento che permette la vendita a un costo più elevato ed è in grado di convincere l’acquirente a concludere l’affare.
Secondo l’art. 3 comma 3 del Decreto Legge n. 192 del 2005, vi sono delle situazioni in cui l’attestato prestazione energetica non è obbligatorio, come nei casi di:
- edifici artigianali e industriali, quando vi sono ambienti riscaldati per soddisfare le esigenze di produzione interne. Si tratta, quindi, dei casi in cui non esiste un impianto di climatizzazione o riscaldamento vero e proprio;
- luoghi di culto o riservati a questo tipo di attività religiose;
- edifici rurali o agricoli che non hanno un impianto di climatizzazione;
- i ruderi, ma solo se indicato specificamente nell’atto notarile;
- altri casi come box, depositi, cantine e altri specificamente previsti dalla normativa sopra indicata.
Nei casi in cui, invece, è obbligatoria, la sua mancata presentazione causa una sanzione per omissione. La legge a tal fine prevede ben 4 casi, specificando anche le conseguenze:
- quando il tecnico professionista non rispetta i criteri e le metodologie previste dalla normativa viene condannato a una sanzione pecuniaria che va dai 700,00 ai 4,200 euro. Nei casi di falso attestato prestazione energetica, la sanzione raggiunge l’80% del compenso ricevuto, oltre ad altri provvedimenti disciplinari comminati dall’ordine di appartenenza;
- se il proprietario vende il proprio immobile senza l’Ape la sanzione va dai 3.000 ai 18.000 euro;
- se è l’affittuario a stipulare il contratto di locazione senza certificato viene condannato a pagare dai 1.000 ai 4.000 di multa;
- la pubblicazione di annunci di immobili privi di indicazione della classe energetica vengono sanzionati con multe fino a 3.000 euro.
Attestato di prestazione energetica: quanto costa?
L’attestazione di prestazione energetica deve essere redatto da un professionista abilitato con specifiche competenze in materia: parliamo di geometri, architetti o ingegneri. La formazione dei tecnici e il relativo accreditamento viene gestito da ogni singola Regione, a eccezione di quelle prive di proprie normative. In questi specifici casi occorre riferirsi alla normativa nazionale.
Il soggetto accreditato a emettere l’Ape, viene chiamato certificatore energetico perché è dotato di specifiche competenze nel settore dell’efficienza energetica legata agli immobili civili e industriali.
Il costo del certificato energetico varia dai 150 alle 300 euro, in base alle caratteristiche e alla città in cui si trova l’appartamento; mentre per segmenti diversi come case a schiera, ville o uffici, il prezzo lievita in quanto la compilazione è più complessa e richiede maggiori dati da inserire.
Come vedremo in seguito, le spese del certificato sono a carico dell’imprenditore se l’immobile è di nuova costruzione, e da chi ha il possesso o la proprietà della casa in caso di immobili già esistenti.
Per non incorrere in truffe, consigliamo di chiedere preventivi per valutare le competenze del tecnico verificando i costi proposti preliminarmente. Ricordiamo che il certificatore è obbligato per legge a eseguire uno o più sopralluoghi, diffidando da coloro che offrono servizi a prezzi eccessivamente bassi.
Chi rilascia l’APE per la casa e quanto tempo ci vuole per ottenerla
L’attestazione della prestazione energetica degli edifici avviene dopo l’espletamento di una serie di step che i certificatori eseguono nel rispetto della normativa di riferimento.
Il primo adempimento riguarda il sopralluogo, che ricordiamo essere obbligatorio, a questo segue una verifica del progetto atta a determinare l’indice di prestazione energetica di quella casa con eventuali operazioni di riqualificazione per ottimizzare il consumo di energia.
Quest’ultima valutazione tiene in considerazione alcuni dati come, ad esempio, la raccolta dei dati in ingresso che comprendono le condizioni climatiche del luogo, il consumo energetico dell’edificio, le caratteristiche dell’utenza e degli impianti.
Il secondo step riguarda la classificazione dell’immobile in funzione degli specifici indici di prestazione dell’energia: dati che vengono confrontati con i limiti stabiliti dalla legge e con le relative potenzialità di ottimizzazione da realizzare con interventi di riqualificazione dettagliatamente indicati nella relazione.
Tale lavoro si concluderà con la sottoscrizione del certificato in quarta pagina e la successiva trasmissione alla Regione, o eventualmente, alla Provincia autonoma competente. La ricevuta della trasmissione e la sottoscrizione del tecnico danno prova della regolarità del certificato che viene consegnato al richiedente (proprietario o costruttore) entro 15 giorni dalla trasmissione alla Regione.
Possiamo dire, dunque, che se il tecnico è solerte e possiede già determinati dati per la compilazione, è possibile ottenere il certificato entro 15 – 20 giorni dalla richiesta.
Chi deve pagare l’APE della casa durante una compravendita
In caso di compravendita di un immobile, le spese per l’Ape devono essere sostenute dal venditore e quindi proprietario, salvo accordi diversi tra le parti che possono decidere di dividere il costo o di addossarlo totalmente all’acquirente, anche se questo caso è molto raro.
Nei casi di affitto, il pagamento del certificato Ape deve essere sostenuto dal proprietario e mai dall’affittuario.
Come già detto sopra, ricordiamo che la legge non consente di vendere la casa o di locarla senza l’Ape, gli estremi del certificato verranno inseriti nell’atto notarile in caso di compravendita e donazione e allegati al contratto di locazione.
Una volta redatto l’Ape certificato di attestazione energetica, il documento ha validità decennale, salvo il caso in cui vengano eseguiti interventi di riqualificazione e ristrutturazione sugli elementi edilizi o sugli stessi impianti tecnici. In questi ultimi casi e quando i lavori eseguiti hanno modificato la classe energetica dell’immobile, occorre riprodurre l’Ape indicando il nuovo assetto energetico anche se non sono decorsi 10 anni dall’emissione dell’ultimo certificato.
Sono un agente immobiliare e Lilium è la mia agenzia, che condivido con il mio insuperabile socio. Cerco di fare il mio lavoro nel migliore dei modi, aiutando i clienti ad acquistare o vendere casa ed occupandomi in prima persona di tutto quello che non possono fare loro. Sono professionale, precisa e puntuale e assito il cliente in tutte le fasi della compravendita: dalla promozione, passando per l’assistenza, fino al rogito, offendo un servizio qualificato.